venerdì, marzo 19

And Tonight..

..crucchi are back from Colonia!
E apparte questa debole nota positiva, che tristezza immensa..
ma immensa. Indescrivibile. Formidabile. Enorme. Alquanto irritante peraltro.

E poi voglio un rospetto con il doppiopetto rosso bordato di bianco, un po' tipo i rospetti della Regina Rossa.
Che bellini <3

lunedì, febbraio 1

Quando la cena ritarda.

Il tempo in qualche modo va impiegato, e si spera di non doverlo impiegare
nello smadonno continuo verso questi docili oggetti tecnologici che in realtà preferiscono fare
come se avessero vita PROPRIA.
Inoltre, vorrei essere un po' tipo Will.
Vi ricordate no, le Witch, quel fumetto di un po' (bel po') di tempo fa?
Ecco sì, proprio loro. E vi ricordate la Lìder del gruppo, la rossa anoressica?
Sì, Will proprio lei. Ecco, lei poteva PARLARE con le cose elettroniche.
Della seria, computer, accenditi, vai su Facebook, e vedi se quella merda di Matt mi ha risposto.
Molto semplicemente, se il computer proprio non se la raccattava le poteva rispondere di far con tranquillanza che c'aveva la botta pesa.
E fu così, che tanti snervi e scazzi vari le furono risparmiati. Amen.

domenica, gennaio 31

P.S.M

Ci sono troppe cose che non vanno come dovrebbero andare.
Mi disturba alquanto, avere delle certezze assolute, e vederle distrutte nel giro di una semplice serata. Ma forse la stupida sono anche io, che mi fido, mi fido, mi fido e poi...
finisce sempre allo stesso modo.
E nel delirio dell'alcol se ne compiono tanti di errori, tantissimi, troppi..e il rischio è di rovinare qualcosa per sempre.
Per fortuna alle volte si riesce a mettere una toppa, a sviare discorsi rischiosi.
Ma poi...sentire la mancanza di una persone che mai ci è stata vicina, sentire l'assenza di qualcuno che probabilmente non si accorge neanche della nostra presenza, che non ne è interessato, che ne è totalmente indifferente.
Ma come fare a stabilire? Come fare a sapere quale di queste opzioni è? Non si può certamente andare e, con la sfacciataggine che molti non hanno, arrivare dritti al nocciolo della questione.
Il genere umano ha bisogno del "galateo", di approcciarsi in un certo modo, o di rischiare di essere frainteso e allontanato, o avvicinato, quando l'effetto desiderato è contrario.
E a volte, è proprio questo Galateo (per modo di dire, si capisce) che rischia di creare incomprensioni e quindi, di conseguenza, generare una serie di reazioni a catena più o meno disastrose.
Mettiamo quindi davanti altri due elementi sempre presenti e contrastanti in ognuno di noi: impulsività e razionalità.
Le scuole di pensiero sono spesso diverse, soggettive e mai obiettive, perchè la difficile scelta fra le due cose è spesso da adattare a ogni minimo particolare della situazione. E la risposta, è sempre la solita; dopo ore e ore di discussione, anche la persona più adulta arriverà a dire, con fare finto-saggio, che dobbiamo "seguire il nostro cuore, sapremo sul momento cosa fare".
Una risposta che ho smesso di accettare ormai da anni, ma che sempre tutti rifilano.
Quindi penso che smetterò anche di pormi la domanda.
E' brutto doversi arrendere così all'evidenza, non trovare risposte ai quesiti che uno si pone.
Eeeeeeh, che ci si può fare: uno che si pone troppe domande è un presomalista, spesso depresso, negativo e disfattista; chi al contrario, vive la vita con leggerezza senza pensare a un domani, godendosi attimo per attimo, sfiorando la vita con superficialità, è solo uno sciocco ragazzino, sì, molto allegro, ma che nella vita più avanti si troverà male, molto male, perchè essere troppo positivi e sicuri di sè fa pensare d'esser indistruttibili. E mai si può pensare qualcosa del genere, perchè l'impatto con la realtà potrebbe essere fatale.
Perchè non essere una via di mezzo? Io penso che ci siano molte persone che sono intelligenti, che si pongono domande, ma allo stesso tempo pensano a un domani ma anche a viversi la propria vita giorno giorno, con superficialità quando serve e senza quando ce n'è bisogno.
Spesso le generalizzazioni altrui sono incorrette, e tendono a spargere solo terrore nelle persone che ne vengono a conoscenza, immettendo nell'aria il bacillo della paranoia, che ci rende tutti spaventati e sudditi.
Qui concludo il mio pippone mattutino immenso con tutte le subliminali infamate che ho lanciato.
Adieu

martedì, gennaio 26

Von Delitto e Castigo

"Beh, e adesso perchè mi sono mosso? Sono davvero capace di questo? E questa è davvero una cosa seria? No che non lo è. Insomma, mi sto cullando in una fantasticheria; sono gingilli! Sì, probabilmente sono proprio dei gingilli!"

Per strada il caldo era tremendo, e per di più c'era afa, ressa, calcina, legna, mattoni, polvere e quel tanfo tipico dell'estate, così noto a ogni pietroburghese che non abbia la possibilità di affitare un villino fuori città, e tutto questo insieme scosse sgradevolmente i nervi già provati del giovane.
Poi il tanfo insopportabile delle bettole, particolarmente numerose in quella zona della città, e gli ubriachi che incontrava a ogni momento malgrado il giorno feriale, completarono l'atmosfera ripugnante e desolante del quadro.
Per un attimo il senso dello schifo balenò sui lineamenti fini del giovanotto.
Il quale, a proposito, era d'aspetto notevolmente bello, splendidi occhi neri, biondo scuro, di statura superiore alla media, magro e slanciato.
Ma presto cadde come in una profonda pensosità, per dir meglio una sorta di deliquio, e procedette senza più notare quel che gli stava attorno, anzi senza proprio volerlo notare. [...]

Ci siamo.

Adesso si tratta solo di mettere folleggianti follie insieme, collegarle in maniera assai poco banale (perchè disprezziamo le cose banali) e tirarne fuori una cosa ancora più folleggiante, per spirito, cuore ed occhi.
Armonia e Non di colori e contrasti, cose prese non si sa bene con quale criterio e spiaccicate insieme per creare un nuovo (s)Mostro di finta creatività.
Dal processo di Distruzione al processo di Creazione, così nell' "arte" (non a caso si dice "prendi l'arte e mettila da parte") come in ogni altro aspetto della vita terrena e Ultraterrena.
Giusto per fare un esempio, Distruzione di svariati e innumerabili neuroni per la Creazione di alterazioni visive e percettive fuori dal nostro raggio mentale, Distruzione di oggetti inutili per Creazione di oggetti UGUALMENTE INUTILI, ma che possano dare soddisfazione psichica, Distruzione del caos per la Creazione dell'ordine, Distruzione e Creazione continua.
A volte mi chiedo se è davvero malva quella che bevo, o se in realtà mi bevo i thè al THC.

domenica, gennaio 24

Feeling just like

i'm missing something.
L'assenza di qualcosa che non sai cos'è, ma che comunque senti.
E quest'assenza grava e grava e grava finchè non ti schiaccia.
Ma d'altra parte, se neanche si riconosce non c'è modo di liberarsene.
Insoddisfazione, è l'unica cosa che resta.
Niente d'emozionante comunque, solo una cappa di grigiore che spesso e volentieri ci perseguita.
Mah.

domenica, gennaio 17

E quindi.

Data la paranoia, data l'agitazione, data l'immediata disponibilità di liquidi,
sono andata di volata a fare il biglietto del concerto.
Ovviamente, con solito culo che mi ritrovo, il BOx Office era chiuso.
E porca puttana.
Riprendo a girare, giro e giro e giro, penso di aver macinato i veri kilometr chiedendo a ogni stronzo che incontravo, in qualsiasi negozio, se mai qualcuno aveva sto cazzo di ricevitore ticketone.
Dopo qualcosa che si aggira sulle due ore, ho modo di rintracciare dei rivenditori, arrivo al palazzo Strozzi, rischio di fare una coda kilometrica per entrare e fare il biglietto (c'era la vera gente che sperava di entrare a Inganni ad Arte) ma per fortuna il tipo è comprensivo, e sotto gli sguardi d'odio dei poveracci in fila, entro e tento di fare sto cazzo di biglietto.
Siccome o la tipa è incapace, o la tecnologia è una presa di culo, lì per lì NEMMENO TROVA IL CONCERTO. Non risultava in lista. Quando poi lo trova mi dice "mi dispiace, non posso stampartelo, sei sicura che siano già in vendita??".
Ora.
Le avevo appena detto che era du ore che giravo in cerca di un bigliettaio.
Ti ho detto ora data luogo e band.
Ti ho detto che è sulla home fra le novità.
Ti ho detto che hanno aperto il giorno prima i botteghini.
Ma mi pigli per il culo?
Al che, ha girato il monitor, mi ha dato il mouse, e ho fatto da me.
Chi fa da sè, fa per tre.
Eppoi, per coronare la mia ricerca, mi salta fuori dicendo che ci sono due euro in più di prevendita.
Al che comincio a fare calcoli, perchè ero rimasta che sì, il biglietto costa 55, prevendita 8,25 euri, vabè son loro si può fare.
Al che mi rendo conto di non avere i due euri che mi richiedeva la tipa, in quanto non rivenditore ufficiale (come può essere il BoxOffice).
Credo di aver avuto una faccia davvero disperata, perchè dopo aver frugato mezz'ora nelle tasche in cerca di qualche misero centesimino, me l'ha abbonata.
Meno male.
Almeno questo.
Sta di fatto che è stato meno problematico avere dei biglietti dalla Spagna che non in casa propria.
Peso.

giovedì, gennaio 14

ODDIO

ODDIODDIODDIODDIODDIOOOOOOOOOOOOOOOO
Non ci posso credere, mi sto fogando tantissimo, son fuori di testa...
I RAMMSTEIN IN ITALIA CAZZO!!!!!!!
DEVO
DEVO
DEVO
E CAZZO
DEVO ASSOLUTAMENTE
ANDARE.
Ne va della mia vita.
Peccato che costa uno stonfo di soldi...T____T
ma per i rammstein questo e altro.