venerdì, gennaio 8

Ma insomma.

Per la serie le giornate particolari.
Troppa pesantezza per muoversi, troppa perfino per pensare.
Crollare in trance da un momento a un altro, distorcere (forse?) la realtà,
non capire più cosa è reale e cosa no, cosa si è udito e cosa si è immaginato.
Pensare di aver compiuto delle azioni, e non averle compiute realmente.
Cercare di muoversi ancora assorbiti dal mondo onirico, e rendersi conto con terrore di non poterlo fare, di essere impotenti e deboli, soggetti al sopravvento degli eventi, senza possibilità di reagire. Senza poter scacciare un pensiero che si desidera allontanare, una paura che non vogliamo fronteggiare e restare bloccati alla mercè dell'angoscia. E non poterci fare nulla, essere impotenti davanti a ciò che è la produzione della propria stessa mente.
E trascinarsi fino in fondo alla giornata una pessima sensazione, di insicurezza, ansia ed angoscia, perseguitati da quelli che riteniamo essere solo sogni, cose di poco conto, ma che in realtà sono un inconscio riflesso di come stanno veramente le cose.

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